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Emozioni e istinto, come ritrovare un linguaggio perduto



Abbiamo dimenticato la saggezza del linguaggio emotivo. Siamo così tanto presi dai nostri pensieri da non essere più in grado di ascoltare ciò che ci sta realmente succedendo in profondità. Ci arrabbiamo tantissimo o troppo poco, rimuginiamo su quello che non siamo stati in grado di dire in quel determinato istante o, addirittura, sviluppiamo un ottimismo irresponsabile che ci fa sorridere per ogni cosa. Viviamo sempre nei due opposti : iper o ipo, tanto o poco. Diamo dei folli a chi non comprendiamo e creiamo una narrazione tutta nostra della realtà, farcita di aspettative e di bisogni. Cosa ci fa venire in mente la parola istinto? La risposta è sicuramente legata al processo di castrazione che mettiamo in atto verso le nostre emozioni. Non ci concediamo di ascoltare il nostro istinto perchè potrebbe condizionare in modo negativo il giudizio che gli altri hanno di noi stessi e, i nostri pensieri, poi, così articolati, elaborati, pieni di paure e insicurezze, non potrebbero mai fidarsi dell'istinto perchè pericoloso per il loro dominio. L'Istinto ci riporta ad un' era arcaica dove i bisogni primari erano gli unici parametri di lettura della realtà. Un cervello antico che rispondeva solo a suoni, rumori, odori, colori e visioni. Pensieri semplici ed immediati. Oggi invece viviamo congelando le nostre emozioni e il nostro istinto. Impensabile trovare un equilibrio fra istinto e ragione. Il controllo di ogni cosa che ci rende così sicuri e al riparo, a nostro parere, dalla sofferenza impedisce di condividere il nostro spazio interiore con l'istinto. L'istinto ci fa paura e non è rasserenante, ci fa fare cose di getto, non chiede nulla ai pensieri, agisce e basta. Dove sta l'equilibrio? Come possiamo raggiungerlo?. Il primo passo è riconoscere il nostro modo di pensare e di percepire la realtà rivolgendo lo sguardo su noi stessi e non sulla realtà che ci circonda. Perchè ho pensato questa cosa? Cosa mi piace veramente? Quali sono i pensieri che utilizzo per definire me stesso? Tante domande esclusivamente rivolte a noi e non alle varie situazioni che dobbiamo affrontare. Siamo come bimbi che devono imparare un nuovo linguaggio fatto di sentire ed ascolto. Tutto questo ci è stato rubato in tempi giovanili facendoci smarrire il nostro bimbo interiore, colui che preso per mano può aiutarci a trasformare le nostre vite.


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